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Run the world, girls!

Marzo 2010
…la carica di rappresentante è stata occupata negli anni, all’interno del liceo scientifico Leonardo Da Vinci, da ragazzi molto diversi tra loro: c’è stato il fattone, l’intellettuale, il buffone, il politicamente impegnato. E poi l’idolo delle primine, il lavativo (che non si faceva vedere nemmeno alle assemblee) il silenzioso, l’occupante, l’impacciato. E poi ancora il non occupante, l’attore e l’uomo invisibile dopo aver combinato un casino con gli annuari…
Ribadisco, ragazzi molto diversi tra loro. Ma con una piccola caratteristica in comune: tutti maschi. Da cinque anni o più le ragazze del Da Vinci non sembrano propense a tentare la scalata verso il potere.

Da quando mia sorella scrisse questo articolo per il vecchio giornalino della scuola, il Vitruviano, sono oramai passati ben 5 anni. Naturalmente le cose adesso sono cambiate, vero? Adesso il numero delle rappresentanti d’istituto è decisamente aumentato, se non fino a superare quello degli uomini, giusto? AHAHAHAHA, ma non fatemi ridere!

Da quando sono arrivata in questo liceo la presenza massima femminile è stata di 1 su 4. Eppure sono tante le fanciulle che partecipano alle assemblee e alle manifestazioni, si interessano a temi di attualità, si impegnano per una buona riuscita di un’occupazione o di un’autogestione.
La partecipazione c’è, solo che nella maggior parte dei casi è molto silenziosa. Questo perché ancora nel 2015 la politica è considerata una pratica quasi esclusivamente “per uomini”. Stereotipi tuttora esistenti ci fanno credere che tutte le qualità che servono per ruoli come questi, come la grinta, il carisma e l’astuzia, siano assenti nella stragrande maggioranza delle ragazze.

Dopo tutto quello che ho scritto capirete come sono rimasta piacevolmente sorpresa dallo scoprire che quest’anno la metà dei candidati è femmina. Sarò sincera, non ho idea di quali siano i punti della lista che esse vogliono presentare, poiché l’assemblea in cui parleranno sarà fra qualche giorno, ma sono comunque felice che si siano fatte avanti perché sono l’esempio che qualcosa, finalmente, sta cambiando.

Anita Farneti